Castelmassa In una vecchia edizione del famosissimo libro “ Don Camillo” di Giovannino Guareschi, la copertina ritrae Piazza Libertà, che, con gli eleganti portici e i palazzi che la circondano è una delle molte attrattive di Castelmassa. Sulla piazza si affacciano l’oratorio del SS. Nome di Maria, progettato da Gennari, nipote e allievo del Guercino, e la bella chiesa di S. Stefano con la sua elegante loggia a ordini sovrapposti. Dalla piazza sono visibili anche le scalinate che portano sull’argine. In questo tratto, il corso del fiume Po si allarga lasciando spazio ad ampie golene coltivate a pioppeto e ad una millenaria isola ricoperta da una fitta vegetazione. Chi visita Castelmassa sentirà nominare la “Fecula”, è il nome con cui gli abitanti chiamano la grande fabbrica attorno alla quale si è sviluppato il paese.
Questa industria, specializzata nella lavorazione del mais, da 60 anni è un importante motore dell’economia locale. Lo stesso si può dire anche per la produzione di artigianato artistico grazie alla rinomata “Scuola di Arti e Mestieri ” istituita nel 1890. Tra le manifestazioni va ricordata l’ antica Fiera di S. Martino che si tiene nella seconda domenica di novembre. In tale occasione, oltre al tradizionale cartoccio di castagne fumanti, si può assaggiare il “Pane di S. Martino”, che, preparato con farina di castagne, farina di mais, lievito di birra e noci, diventa un ottimo accompagnamento per insaccati.
Pagina aggiornata il 03/10/2023