Contemporanei di fama

Territorio di Castelmassa

Enrico Castellani

Enrico Castellani è nato a Castelmassa il 4 – 8- 1930. Dopo gli studi di architettura svolti all’estero, alla fine degli anni ’50 del ‘900,  si trasferì a Milano dove fu tra gli esponenti più attivi della nuova scena artistica in cui era determinante la presenza di Lucio Fontana. Nel 1959 con Piero Manzoni ed altri artisti, diede vita ad una rivista “Azimuth” ed all’omonima galleria dove trovava spazio la produzione teorica ed iconica delle nuove generazioni promuovendo una sperimentazione artistica lontana dai canoni della pittura tradizionale. Nel 1964 partecipò alla Biennale di Venezia dove ottenne una sala personale. Nel 1967 realizzò “Ambiente bianco”, una definizione spaziale delle superfici monocrome. Sempre presente nelle maggiori collezioni e rassegne internazionali vive e lavora a Celleno (Vt). I molteplici “ Siti”confermano la notorietà e la singolarità dell’artista.


Mauro Mazzali

Mauro Mazzali è nato a Castelmassa il 3 luglio 1948. Vive e lavora a Bologna. Ha conseguito il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna E’docente titolare di Scultura presso l’Accademia stessa  e dal 2004  ne è il Direttore.
La sua prima mostra  personale risale al 1977. Ha tenuto  mostre personali,  partecipato a numerose  mostre collettive nazionali ed internazionali (Parigi, Malindi- Kenia) e a tante altre manifestazioni.
Ha realizzato moltissime  opere pubbliche in particolare di committenza religiosa come lo Stemma Papale che orna la Sala Stampa del Vaticano.  Per l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna il monumento al prof. Mario Campanacci. Per varie città emiliane fontane, bassorilievi , targhe commemorative.
Nel 1991 e nel 1993 ha vinto il “Premio Fetonte” dell’Accademia dei Concordi di Rovigo. Ha realizzato medaglie e trofei in occasione di eventi e manifestazioni di grande rilievo. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni private e pubbliche tra le quali la Fondazione Giacomo Lercaro  per la quale ha  coniato la medaglia commemorativa dell’inaugurazione – maggio 2003. E’ inserito nel X° Catalogo della Scultura Italiana edito da G. Mondadori.
Mauro Mazzali è un esemplare autore di arte plastica in quanto sa coniugare sapienza- gesto.  Pregevoli sono  le terrecotte i  bronzi, le sculture  in bronzo e cemento. I suoi lavori  sono  contrassegnati da un continuo processo di movimento.
Nel 2005 ha vinto il prestigioso  “Premio Marconi” di Pittura Scultura e Arte Elettronica  che annovera tra gli insigniti i maggiori artisti contemporanei da Bruno Munari a Giò Pomodoro, a Gillo Dorfles, a Luciano Minguzzi, a Pietro Cascella…
Una delle caratteristiche del suo lavoro scultoreo è quella di aver ricercato modi e tecniche per realizzare opere con la gomma siliconica,  una materia “tenera” che chiama ad essere creata, trasformata in forme.
Tali  forme collocate in appositi spazi chiusi affascinano tanto da indurre chi le guarda a volerle toccare per verificarne la fisicità.
Si consiglia una visita al suo laboratorio presso  l’Accademia di Belle Arti di Bologna ed in particolare alla chiesa di San Procolo  nella città medesima per ammirare alcuni dei suoi singolari  lavori: ha sistemato il presbiterio, fondendo , in bronzo, la cattedra, il paliotto dell’altare e l’ambone.
Torna, spesso, con discrezione, a Castelmassa dove conserva ancora affetti familiari seguendo con attenzione le vicende del suo paese natio.

sito di riferimento dell’ artista


Ilario Cuoghi

Nasce a Castelmassa (RO) nel 1936,si diploma a Venezia presso l’Istituto d’Arte e il Magistero d’Arte applicata conseguendo l’abilitazione all’insegnamento. Per venticinque anni ha insegnato discipline artistiche nelle scuole statali. Vive a Genova dove esercita la professione di scultore, grafico, ceramista, orafo e tiene corsi per stilisti in Italia e all’estero collaborando con aziende del settore nella realizzazione di prototipi per oreficeria.
Ilario Cuoghi nel suo percorso artistico è passato dal figurativo all’astratto in una purezza di linee giocando su due fronti: il monumentale e il raffinato lavorando su materiali quali il ferro, l’argento, l’oro, il rame, l’acciaio, l’alluminio e le pietre dure.
Non è facile comprendere le produzioni astratte che, fondamentalmente sono il risultato di costruzioni mentali alle quali l’artista approda attraverso tappe in cui si esprime con un linguaggio nuovo attraverso l’utilizzo di materiali per dare forma concreta alle sue opere. L’astrattismo non è riprodurre ciò che già esiste, ma esprime un procedimento mediante il quale l’intelletto umano descrive la realtà solo in alcune sue caratteristiche usando liberamente i mezzi quali: materie, figure geometriche,linee, cercando di andare al di là di ciò che appare a occhio nudo, esplorando l’inconscio dell’essere umano.
La produzione di Cuoghi nel tempo si fa sempre più elegante e preziosa sia nelle opere di piccole che grandi dimensioni. Arriva, così, a miniaturizzare le sculture che si fanno gioielli.
I gioielli in oro e argento battuto a cui si dedica con passione talora ricalcano modelli architettonici gotici in acciaio, argento e oro ove si incastrano pietre preziose come lo smeraldo, l’opale, l’ametista e la tormalina inserendosi come vere pennellate di colore all’interno della composizione, con sovrapposizioni geometriche creando pezzi unici per eleganza, per la felice contrapposizione di lucido,opaco, duro, morbido nel gioco dei metalli usati tanto che Cuoghi viene invitato alla “mostra Nazionale della Oreficeria e dell’Argenteria” di Vicenza.
Sia nelle opere iniziali di grandi dimensioni che in quelle piccole esiste un ordine interno alla forma che è indipendente da ciò che la forma rappresenta. Tale ordine interno è dato dalla forma circolare sia essa vuota che piena: “un nucleo centrale come un”occhio”, sovente una pietra preziosa, una sfera, che simboleggia l’energia vitale attorno al quale si sviluppano o si comprimono forme circolari, verticali ed elittiche.
Le sue opere,quindi, sono creazioni assolutamente personali e uniche e pur essendo razionali e moderne, si esprimono in movimenti aerei che si traducono in delicatezza ed equilibrio.
Molte le opere realizzate in Italia e all’estero: ne citiamo alcune: per conto della Soprindendenza ai Monumenti della Liguria lavori di restauro dell’Abbazia di S. Siro di Struppa (sec. XI); le due ante della porta principale; la Via Crucis; il fonte battesimale; il tabernacolo; i candelieri; le 14 vetrate, il rosone centrale e l’ambone.
A Genova nel cimitero di Staglieno la statua di Cristo; sculture in Spagna, per la Mondadori I premi Aironi d’oro, una scultura nei Giardini Galleria Arte Contemporanea di Bologna.
Non si contano le mostre personali che spaziano dal Nord al Sud dell’Italia da Aosta a Bari alla Sardegna. Ha partecipato ad importanti mostre collettive sia in Italia che a Francoforte e Stoccarda, a New York al Metropolitan Museum, più volte in Olanda, a Bologna alla Galleria Bologna Arte.
Una vita intensa dedicata all’arte quella di Ilario Cuoghi con un percorso artistico in continuo divenire, dove alla realizzazione delle opere ha unito corsi per designers – orafi e arredatori d’interni in varie città; conferenze.
Dal 1990 al 1996 è stato presidente dell’ADOR (Associazione Designer Orafi Italiani).
Dal 1997 è socio e vicepresidente della “Promotrice Italiana di Belle Arti” , sede della Liguria.


Le fonti

Pagina aggiornata il 03/10/2023

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